Nel Rinascimento l’igiene orale era tenuta in alta considerazione, tant’è che le dame più abbienti indossavano preziose catene con uno stuzzicadenti d’oro come ciondolo, come questa pacioccosa ed elegante signora, Lucina Brembati di Bergamo, ritratta da Lorenzo Lotto nel 1518 circa. Il gioiello era molto alla moda finché monsignor Giovanni Della Casa, nel suo Galateo pubblicato nel 1559, non ne decretò la sconvenienza dell’uso pubblico: “E chi porta legato al collo lo stuzzicadenti, erra senza fallo”.