Il colore dei denti dipende fondamentalmente da due fattori: quello che ci dà la natura e quello che si fa durante la vita. Alcune persone nascono con una predisposizione genetica ad avere uno smalto spesso, bianco e opaco, pur cui i loro denti appaiono più bianchi di altri. C’è comunque da dire che nel corso della vita lo smalto si usura e, diventando più sottile e lucido, fa vedere maggiormente il colore più giallo della dentina, cioè lo strato intermedio del dente.
Per questo motivo, una volta passata l’adolescenza, il colore dei denti inizia piano piano ad essere sempre meno brillante e, dopo i 30 anni, molte persone iniziano a rimpiangere il colore della giovinezza. Per rimediare si possono usare dei prodotti sbiancanti, gel che penetrano nello strato più superficiale dello smalto e lo schiariscono così come l’acqua ossigenata schiarisce i capelli.
Lo sbiancamento è comunque relativo: un dente già bianco diventa più bianco, ma un dente dal colore particolarmente grigio o giallo può diventare solo un po’ più chiaro.Per questo motivo le persone che lavorano nel mondo dello spettacolo spesso si fanno applicare sui denti naturali delle faccette in ceramica che hanno la doppia funzione di far apparire i denti bianchissimi e di cambiare più o meno leggermente forma, dimensione o anatomia magari esteticamente non ottimali.